Un nuovo documentario, “Listers”, offre uno sguardo sorprendentemente avvincente sul mondo del birdwatching competitivo, o “grandi anni” – la pratica di identificare quante più specie di uccelli possibile entro un anno solare. Creato dai fratelli Quentin e Owen, il film, disponibile gratuitamente su YouTube, fonde umorismo con genuina profondità emotiva, sfidando i preconcetti su un hobby di nicchia.
La premessa: una ricerca lunga un anno
Nel 2024, Quentin e Owen hanno intrapreso un “grande anno”, una ricerca guidata da una motivazione poco chiara che il documentario non affronta mai esplicitamente. Questa ambiguità, tuttavia, fa parte del suo fascino. Il film non presenta il birdwatching come un semplice passatempo; la ritrae come una passione divorante, al limite dell’ossessione, dove si intrecciano competizione e relazioni personali.
Oltre il binocolo: competizione e connessione
“Listers” eccelle nel catturare la cultura del birdwatching competitivo, una sottocultura in cui la dedizione può raggiungere livelli estremi. Il documentario non rifugge dall’intensità della ricerca, ma esplora anche le connessioni più profonde formate attraverso la passione condivisa. Il film suggerisce che il birdwatching competitivo, come molti hobby, può servire da quadro per relazioni complesse.
Uno stile visivo unico
L’estetica del documentario è sorprendente. Unisce perfettamente riprese in stile home-movie con una cinematografia raffinata e di alta qualità che ricorda i documentari sulla natura di David Attenborough. Questa combinazione crea un effetto disarmante, rendendo il film allo stesso tempo intimo e professionale. Il montaggio è altrettanto nitido, esaltando la narrazione senza sembrare invadente.
Perché è importante: rivelata una sottocultura
“Listers” è più di un semplice film sugli uccelli; è uno studio sull’ossessione umana, sulla competizione e sull’inaspettato peso emotivo delle comunità di nicchia. L’accessibilità del documentario – essendo gratuito su YouTube – lo rende particolarmente d’impatto, invitando un pubblico più ampio a confrontarsi con una sottocultura spesso trascurata.
La forza del film sta nel rifiuto di giudicare o spiegare i suoi soggetti; li presenta semplicemente, consentendo agli spettatori di trarre le proprie conclusioni. Questo approccio rende “Listers” un orologio sorprendentemente profondo e coinvolgente, indipendentemente dall’interesse per il birdwatching.
In definitiva, “Listers” dimostra che la passione, sia per gli uccelli che per qualsiasi altra attività, può creare profondità inaspettate nella connessione e nella competizione umana.











































